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Patrono

San Tommaso di Villanova

Nacque a Fuenllana, Ciudad Real (Spagna) da genitori religiosi e caritatevoli dai quali ereditò uno sviscerato amore per i poveri. Laureato in filosofia entrò nella Comunità agostiniana.
Ordinato sacerdote, fu nominato predicatore e, contro la sua volontà, fu superiore della comunità per tutta la vita.
Eletto arcivescovo di Valencia diede al proprio Ordine una dimensione vasta, inviando missionari anche in Perù.
Ispirandosi agli insegnamenti del Buon pastore, di san Paolo, e dei grandi vescovi, non volle abbandonare la sua diocesi neppure per il Concilio di Trento.
Chiamato il San Bernardo spagnolo per la sua profondità teologica sulla Vergine, soccorse i bisognosi (creò perfino un brefotrofio nel palazzo vescovile), si occupò della gioventù, difese la diocesi dalla minaccia musulmana e fondò il Collegio seminario della Presentazione.
Fu il più grande predicatore del suo tempo ma, più che con le parole, egli convinse con l'esempio della sua vita.
Fu dichiarato beato nel 1618 e Alessandro VII lo canonizzò nel 1658.
I suoi resti sono esposti nella cattedrale di Valencia.


Etimologia: Tommaso = gemello, dall'ebraico

Emblema: Bastone pastorale
Martirologio Romano: A Valencia in Spagna, san Tommaso da Villanova, vescovo: eremita sotto la regola di sant’Agostino, accettò per obbedienza l’ufficio episcopale ed eccelse, tra le altre virtù di pastore, per un amore per i poveri così ardente da dilapidare tutto per i bisognosi, senza lasciare per sé neppure un piccolo letto.


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