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Storia

Cave fu uno dei più antichi castelli del medioevo nel Lazio. Fu feudo dei Colonna (famiglia); vi si conservano alcuni avanzi medioevali di molta importanza, fra cui le vestigia dell'antico castello e delle sue mura.

I primi abitanti del nostro territorio che dimoravano in sparsi casolari erano degli ‘'agri praenestini incolae'’. Tutto il territorio di Cave nel medioevo, era chiamato ‘'territorium Trebanense'’. Qui, sempre nel medioevo, verso la contrada Campo-Cannetaccia, esisteva un castello (‘'oppidum'’) col nome di ‘'Castrum Trebanum'’; qui, parimenti, secondo un documento del secolo V, una via chiamata ‘'Via Trivana'’ o ‘'Trebana"; tutto questo ricordavano l'antico ‘'territorium Trebianum'’ col suo ‘'Trebium'’. E la località dovette essere proprio quella di Cruci, nel punto dove il territorio di Cave confina con quello di Valmontone e Genazzano, perché era proprio qui che l'antica via Trebana, Morino-Potano-Valli, s'immetteva nella Prenestina delle Selci, proveniente da Preneste formando un trivio, dando, forse, il nome stesso ‘'Trebium'’.

Nel secolo X, a circa un miglio da ‘'Castrum Trebanum'’ verso Preneste, dove erano state aperte le cave di pozzolana e tufo, si stava formando una nuova comunità abitativa; perciò, ‘'Cavarum Terra'’ e quindi l'attuale etimologia: Cave (Italia). Probabilmente fu lo sviluppo di questa comunità nella nuova zona abitativa che, qualche secolo più tardi, fece abbandonare ‘'Castrum Trebanum'’ mandandolo in completa rovina. In ‘'Castrum Trebanum'’ stazionò per qualche giorno, nel 1117, papa Pasquale II che da Anagni si recava a Palestrina a consacrare la Cattedrale di Sant'Agapito martire.

Durante la guerra tra l'imperatore Carlo V d'Asburgo ed il re di Francia Francesco I di Valois, i Colonna presero le parti degli imperiali mentre papa Clemente VII si schierò con i francesi. Ne conseguì un monitorio papale contro i Colonna, del 7 novembre 1526, che non bastò a fermare i Colonna: così nel dicembre 1526 Clemente VII ordinò di armare un esercito, comandato dal capitano di ventura Vitellozzo Vitelli e dal legato pontificio Agostino Trivulzio, che rase al suolo quattordici feudi laziali dei Colonna, tra cui Marino, Zagarolo, Gallicano, Artena, Subiaco e Cave.

Durante la Guerra del sale, una guerra combattuta tra lo Stato Pontificio, sotto papa Paolo IV, e la Spagna, dal settembre 1556 al settembre 1557, Cave fu risparmiata dai combattimenti e dai saccheggi, che invece non risparmiarono i centri vicini come Palestrina. Anzi, le trattative finali tra i contendenti si svolsero a Cave e la pace fu firmata, sempre a Cave, il 13 settembre 1557.

Dal 1556 Cave fece parte del Ducato di Paliano, retto fino al 1561 da Giovanni Carafa, e successivamente da membri della famiglia dei Colonna.

Nel 1854 i Colonna (famiglia) vendettero il palazzo alla benestante famiglia Gramiccia di Cave.

Nel 1880, il Cardinale Antonio Saverio De Luca, vescovo diocesano, con proprio decreto proclamava la Madonna del Campo patrona primaria di Cave, insieme a san Lorenzo “Patronam aeque principalem Cavarum cum sancto Laurentio levita et martyre …'’.

Dopo il primo conflitto mondiale, il palazzo Colonna venne digito a caserma dei carabinieri e durante il secondo conflitto mondiale vi alloggiarono i soldati. Nel 1943 il palazzo Colonna fu venduto da Mimì Clementi-Finzi a David Mazzoni.

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