Castelli Travel


Vai ai contenuti

Cosa visitare

LE FONTANE
Rocca Priora è detta "la terra delle acque" dei Castelli Romani. Difatti esistono ancora delle vecchie fonti, che ebbero
tanta importanza nella vita del paese.

Fontana Vecchia: nelle vicinanze del paese, era la più importante per l'uso d'acqua potabile.
Fonte Maggiore: fuori dal centro abitato, era la più importante per l'abbondanza d'acqua.
Fontana Nuova: presso l'Osteria Nuova nella Via Latina, serviva per i viandanti.
Fontana Bella: nelle immediate vicinanze del paese era detta "la Bella" avendo un'acqua potabile cos'ì limpida e
leggera.
Fontana Chiusa: cos'ì detta perchè la più lontana, era utilissima per dissetare i poveri lavoratori di campagna.
Fontana Carpinello: con acqua limpida per uso domestico.
Fontana Sbringolo: usata come lavatoio pubblico.
Fontana Sbringoncello: serviva per dissetare i pastori, gli animali e per lavare i panni.

PALAZZO SAVELLI
Il monumento più grandioso di Rocca Priora è il Palazzo Baronale, oggi sede del Comune, sorto sull'antico castello già appartenuto agli Annibaldi. I Savelli, succeduti agli Annibaldi verso la fine del secolo XIV, restaurarono e ampliarono il vecchio maniero, trasformandolo in un palazzo residenziale. Talvolta divenne anche sede carceraria e di giustizia, specialmente dopo la stesura dello Statuto, avvenuta in una sala del Castello, nel 1547. Quando poi i Savelli, nel 1596, decaddero per vari fattori economici, anche il Palazzo cominciò ad andare in rovina.
Gli stessi Roccaprioresi, approfittando del completo abbandono del palazzo, portarono via coppi, tegole, legname per accomodare le loro case. Nel 1880, l'Amministrazione Comunale decise d'intervenire e affidò l'incarico all'Architetto Conte Francesco Vespignani affinchè sui ruderi del vecchio maniero ricostruisse integralmente il castello in stile XV secolo.L'edificio affaccia sul Belvedere da dove si può osservare meraviglioso panorama dei Castelli Romani.

PORTA DEI SAVELLI
Alla fine del secolo XIV, i Savelli fecero costruire la porta principale, situata nel lato occidentale del paese, in blocchi di sperone, con arco quasi ogivale, sormontato da una pietra rotonda marmorea. Su questa pietra, vi è finemente inciso il loro stemma, consistente in uno scudo che, nella metà inferiore rappresenta tre fascie o sbarre e in quella superiore due leoni che sostengono una rosa, su cui si trova una colomba volta a sinistra. Il tutto è circondato da una corona di frutta. La porta principale veniva aperta e chiusa in ore stabilite e custodita continuamente da speciali vigili, detti "Guardiani", stipendi.

IL MONUMENTO AI CADUTI
Anche Rocca Priora ha voluto erigere un monumento ai suoi caduti, scegliendo il posto più bello e più in vista di tutto il paese: il Belvedere.
Nel 1920, il primo pensiero del sindaco neoeltetto fu per i valorosi soldati roccaprioresi che persero la vita nella Grande Guerra. L'opera, che fu affidata al genio del maestro Adolfo Laurenti, raffigurava un soldato ferito, assistito amorevolmente dall'Italia, simboleggiata da una donna alata.


Torna ai contenuti | Torna al menu